La grafologia e’ stata definita dai più insigni cultori con espressioni molto diverse, ma da molti collocata tra le scienze che si occupano dello studio della personalità dell’uomo.

Tutti sono concordi nel precisare che la grafologia stabilisce il rapporto tra la scrittura e la personalità individuale dello scrivente.
La scrittura esprime il movimento e pertanto non impegna solamente la mano o le dita ma richiede la partecipazione di tutta la persona che vi canalizza le proprie energie. Nella sintesi delle forze che conducono il gesto grafico confluiscono infatti l’intelligenza che formula il pensiero , la volontà per la decisione dell’atto esecutivo, il sistema neuromuscolare e tutta l’organizzazione psichica della persona per la strutturazione individualizzata del segno grafico.

Alla domanda se dalla grafia si può capire il nostro carattere, la nostra personalità, non si può che rispondere in maniera rigorosa in quanto la personalità di ogni individuo è troppo complessa per poter essere racchiusa in una semplice risposta!
Come anche afferma il fondatore della grafologia e della metodologia scientifica in Italia, Girolamo Moretti,

Nessuno conosce a fondo il se’: l’amore che portiamo a noi stessi ci rende ciechi ai nostri occhi intellettivi

Ecco perché tutti sappiamo di essere solo quello che vogliamo essere e spesso tendiamo a mostrare agli altri un’immagine diversa da quello che siamo veramente nascondendo spesso le nostre passioni e i nostri desideri più profondi .
Molto complesso è analizzare il comportamento umano che si cela in ogni manifestazione grafica; dietro ogni gesto grafico vi è una persona con un proprio carattere e la grafologia, attraverso lo studio del gesto grafico, individua i principali aspetti e le principali caratteristiche innate ed acquisite dell’individuo proiettando cosi lo studio della scrittura verso una dimensione di “scienza antropologica”, di scienza dell’uomo nella sua totalità in un continuo mutare.

L’essere umano è in continuo divenire ed interagisce continuamente con l’ambiente circostante e con le persone che ne fanno parte e cosi è la parola: la lettera è l’Io e l’altra lettera è il Tu in un continuo movimento grafico curvo ed angoloso a seconda dell’impatto positivo e/o negativo del proprio io verso l’ambiente.

La grafologia non è una scienza statica bensì dinamica in quanto si pone come studio esclusivo della personalità grafica in ogni sua manifestazione interiore ed esteriore diversa da individuo ad individuo. Attraverso uno studio approfondito dei segni sostanziali, modificanti ed accidentali si può già delineare un profilo di personalità.

Importantissimo è lo studio del gesto grafico che si manifesta attraverso i vari segni la cui importanza si determina non solo in base alla quantità bensì all’intensità e se certi segni si rilevano in una grafia di adolescenti o di persone adulte.
Vi è tutto un settore della grafologia dell’età evolutiva che prende in considerazione la manifestazione grafica e la sua interpretazione psico-grafologica già a partire dal disegno infantile fino alla maturità grafica.

La grafologia, proprio perché esprime una conoscenza sempre aperta allo studio dinamico e globale della personalità, trova anche una sua specifica applicazione nel campo professionale sia nell’individuazione dei ruoli manageriali e di leadership, sia per confermare o meno la capacità di futuri quadri dirigenziali a reggere lo stress o a manifestare coerenza ed affidabilità comportamentali nel tempo, caratteristiche difficilmente percepibili da un semplice test o colloquio individuale.

La scienza grafologica è scienza umana a tutti gli effetti: lo studio della manifestazione scritta segue precisi criteri di protocollo disponendo di una fase osservativa segnaletica e confrontuale dei risultati. Il rigore scientifico è alla base dello studio della scrittura.

Cogliere l’importanza di questa scienza umana cosi infinitamente complessa, ma anche cosi profondamente vera nel suo esame della profondità della personalità umana non può che costituire un arricchimento per l’essere umano.